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Ritratto di Stéphane Mallarmé
Édouard Manet,1876, Olio su tela, cm 27 x 36
Museo d’Orsay, Parigi

Mallarmé è stato raffigurato da Manet in maniera tutt’altro che formale: seduto su un divano fiorito, in una posa molto rilassata e naturale, con la mano sinistra in parte infilata nella tasca e nella mano destra un sigaro fumante.
Manet dipinse questo ritratto nell’ottobre del 1876, quando, tornato a Parigi dopo un soggiorno in campagna, riprese a ricevere nel suo studio i suoi amici, tra i quali c’era anche Stéphane Mallarmé.
La loro amicizia era talmente salda che, alla morte del pittore, il poeta scrisse: "da dieci anni vedevo tutti i giorni Manet, la cui assenza oggi mi sembra insopportabile”.
Manet dipinge l’amico “di getto”, cogliendo un istante preciso della realtà, un momento del loro incontro, proprio come si farebbe con lo scatto fotografico.
È questo anche l’aspetto caratteristico della corrente impressionista di cui l’artista fa parte: afferrare l’impressione del momento determinata dall’atmosfera, dalla luce e dall’ombra.