Opere a confronto » Analisi dell'opera
Analisi con lente di ingrandimento (clicca sull'opera per attivare l'effetto)

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Figura Sdraiata
1938, pietra,
Tate Gallery, Londra
Nella Figura sdraiata di Moore la bellezza del corpo della modella non è rappresentata secondo i canoni classici e non è ispirata da una persona in particolare. Ciò che l’artista ha voluto mettere in risalto è il gioco dei volumi tondeggianti e sinuosi, dei pieni e dei vuoti, delle luci e delle ombre del corpo sdraiato della donna. Moore è uno scultore che si ispira alle forme della natura, in particolare alle forme levigate dei minerali. La superficie in pietra è lasciata scabra proprio perché la luce ne valorizzi la superficie e ne sottolinei il volume. Ne risulta un senso di dolcezza e di morbidezza che ci ricorda l’accoglienza materna e amorosa di una madre. La scultura è monumentale, occupa uno spazio e lascia che lo spazio entri nelle sue forme. Famosa fu la mostra delle opere di Moore a Firenze, sul colle di Forte Belvedere. Attraverso i vuoti delle sculture apparivano la Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto, l’Arno… Partendo dalla ricerca sui volumi e le forme di Picasso e la sintesi più lineare di Matisse, Moore fa sue queste due posizioni dandoci opere uniche che diventeranno il punto di riferimento per tutti gli scultori del Novecento.