Le opere che confrontiamo sono state realizzate in secoli diversi, con stili diversi e soprattutto raccontano di due società molto differenti fra loro: quella francese di fine Ottocento e quella americana a cavallo fra la Grande Depressione e la Seconda guerra mondiale.
Ambedue le tele però descrivono una scena ambientata in un caffè. Se Degas raffigura l’interno di un bar, Hopper allarga la visuale: l’osservatore è all’esterno del locale, è notte, le strade intorno sono deserte. La violenta luce del bar, passando dalla grande vetrata, illumina all’esterno parte della strada, creando altresì ombre inquietanti: sembra il prologo di un film giallo.
Dice Hopper: La luce è un efficace mezzo per creare la struttura della realtà, una potente arma che permette all’artista di rendere la sua visione del mondo.