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Cavalli e puledri presso il fiume
George Stubbs 1762-68, olio su tela, cm 102 x 162
Tate Gallery, Londra

In una bellissima e tranquilla campagna inglese, pascolano tre magnifici cavalli con due puledri: il cavallo bianco (il padre?) osserva la scena dei due puledri che si nutrono. È questo in sintesi il soggetto rappresentato dal pittore britannico George Stubbs. La precisione e la cura con cui questo artista amava raffigurare la natura è evidente nel paesaggio di sfondo, con le sue acque e le colline che sfumano nello stupendo cielo carico di soffici nuvole. In primo piano, all’ombra di un grande albero stanno i cavalli e i puledri: animali che Stubbs ammirava e studiava soprattutto a livello anatomico (pubblicò anche un trattato sull’anatomia del cavallo) e che lo fecero diventare un pittore molto famoso nella cerchia degli aristocratici inglesi del Settecento. I cavalli si alternano con le loro masse ora chiare ora scure. La luce, che colpisce il pelame tanto da renderlo cangiante e luminoso, esalta le folte criniere e le lunghe code. Osserviamo come l’artista sa rendere la muscolatura, la naturalezza delle posizioni, la lucentezza del pelo attraverso un uso sapiente del chiaroscuro. La profondità dello spazio è data dalla posizione delle zampe e dalle ombre proprie e portate.