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Venere Dei Balzi Rossi
Paleolitico
Ventimiglia, Liguria
h. cm 4,7
La Venere paleolitica, ritrovata nelle grotte dei Balzi Rossi in val Nervia, nei pressi di Ventimiglia, è di piccolissime dimensioni e ciò ci suggerisce un utilizzo votivo della statuetta.
Lo scultore ha lasciato allo stato di abbozzo la testa e tutto il corpo. Il capo è piccolo rispetto al resto del corpo e molto sporgente in avanti, come quello di chi, umilmente, mendica. La parte alta del petto e le spalle sono esili; poi, nella parte centrale, i volumi prendono consistenza e rotondità: la donna è caratterizzata dal grande ventre gravido, dai seni pesanti, da glutei e fianchi abbondanti; in fondo, il volume si assottiglia di nuovo.
La scultura, con esagerazioni e sproporzioni, dovute anche alla difficoltà di lavorare la pietra dura, è molto essenziale nelle sue forme, senza alcuna decorazione: ci parla del mistero della vita che segna il corpo femminile, del desiderio di fecondità e di abbondanza, della preghiera che tale fecondità accada.