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Dante bandito da Firenze
Giovanni di Paolo, 1445
British Library, Londra
Miniatura (part.)
Durante il Rinascimento la miniatura viene usata anche per illustrare testi letterari.
Questa fa parte di un codice miniato senese, creato verso il 1445 per la biblioteca del re di Napoli, con lo scopo di illustrare la Divina Commedia di Dante Alighieri. La dipinge un importante pittore senese: Giovanni di Paolo.
Durante il Rinascimento i centri di scrittura dei codici si spostano dai monasteri, situati fuori delle città, alle Università, centro della vita culturale urbana. Questo accade anche a Siena. In questa immagine, Dante è spinto fuori della porta di Firenze, che reca l’insegna del giglio, verso l’esilio. Il Duomo è rappresentato senza la lanterna della Cupola di Brunelleschi che, quando il pittore realizzò la miniatura, non era ancora stata costruita da Michelangelo Buonarroti.
Il colore non è a tinte piatte, ma è variato per evidenziare i volumi costruiti inclinando le linee.