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Illimitato e limitato
1947 - Coll. privata,
Olio su tela, cm 103 x 110

Max Bill (1908-1994), pittore, scultore e architetto svizzero, ha studiato al Bauhaus tra il 1927 ed il 1929 avendo come maestri Kandinskij e Klee. Staccandosi in seguito dai suoi maestri, diede vita all’“arte concreta”, ovvero “la produzione di forme, linee e colori autonomamente elaborati dalla personale creatività dell’artista e non frutto di processi di astrazione delle immagini della natura”. Si individua così la sostanziale differenza con l’Astrattismo storico, che ricerca nella realtà la materia delle sue rappresentazioni. L’attenzione dell’artista si sposta sui rapporti e sulle proporzioni che legano tra loro le cose, cioè sulle leggi della geometria e della matematica che divengono il soggetto dei suoi quadri e delle sue sculture. In quest’opera vediamo che utilizzando il contrasto tra colori si genera una forma a spirale che vive nello spazio del quadro. I colori sono stesi in modo da raggiungere la massima intensità nel punto di incontro per poi sfumarsi e mescolarsi. I contrasti sono tra colori caldi e freddi (per es. blu e giallo), chiari e scuri (arancio con verde scuro e marrone), tra luminosità diverse (bianco e rosso primario) ecc.